L’evento nato per goliardia a New York da un gruppo di sette ragazzi si è diffuso in più di 60 grandi città diventando un atto anticonformista per strappare un sorriso.
La storia
Nel 2002, Improv Everywhere, un gruppo di attori delle performing arts comiche si cimenta in questo flash mob per scherzo attirando l’attenzione di molti. Da allora, ogni anno, l’8 gennaio, sempre più persone in diversi Paesi del mondo per un giorno si tolgono i pantaloni salendo in metro e seguendo rigide regole.
Le regole
Per evitare di cadere nell’oltraggio al pudore chi decide di partecipare al No Trousers Tube Ride deve attenersi a delle norme ben specifiche. Per esempio, i pantaloni sono l’unico capo d’abbigliamento che è possibile sfilarsi. Ed è obbligatorio indossare dell’intimo. Vietati bikini e perizomi.
Si arriva vestiti al punto d’incontro scelto dalle varie associazioni – nel caso di Londra, a New Port Place – entro e non oltre le ore 15. Solo una volta che gli organizzatori avranno accompagnato tutti i simpatizzanti di questa “corrente artistica” in stazione questi potranno spogliarsi e mostrare tutta la loro disinvoltura mentre sono in fila, leggono un libro o parlano tra di loro.
In Italia
L’Italia ancora non partecipa al trend rivoluzionario del No Trousers Tube Ride. Tuttavia anche qui si celebra una buffa ricorrenza l’8 gennaio: l’Ascanio Day. Una consuetudine che ha radici in Iran. Nel 1986, il rocker Shahram Shabpareh, poco prima di fuggire dalla rivoluzione islamica pubblica Pariya, una canzone d’amore. Nei primi anni duemila il video musicale finisce su Youtube con l’aggiunta di sottotitoli che travisano la lingua persiana in italiano. Ogni anno la clip, anche se non più reperibile sulla piattaforma natia, diventa protagonista del web amante del trash e dei meme. E perchè proprio Ascanio? A quanto pare il primo verso sembra proprio recitare: “Lascia entrare Ascanio dall’8 di gennaio”.