Sanremo. Sinonimo di tradizione, musica, emozioni e – soprattutto nelle ultime edizioni – colpi di scena. Ogni anno il festival regala un giro di giostra su una rollercoaster il cui tragitto si evolve tra vette emotive altissime, seriose riflessioni, gag straordinariamente ilari. Nel 2023, già a partire dalle prime rivelazioni, non sembra voler deludere le aspettative degli spettatori!

Alla guida dello show televisivo ritroviamo Amadeus. Sul palco dell’Ariston insieme a lui questa volta ci sarà Gianni Morandi. Il cantante in realtà non è nuovo all’experience: ha già condotto la kermesse nel 2011 e nel 2012. Inoltre è stato protagonista più volte della gara. L’anno scorso, per esempio, ha partecipato con la canzone “Apri tutte le porte”, piazzandosi al terzo posto. Nel 1987 lo attese un destino più fortuito: vinse il festival con la bellissima “Si può dare di più“.

Le donne che invece calcheranno il palcoscenico al loro fianco sono: Chiara Ferragni, Francesca Fagnani, Paola Egonu e Chiara Francini.

Chiara Ferragni

La celebre imprenditrice digitale aprirà e chiuderà il festival. Co-condurrà quindi le puntate che andranno in onda il 7 e l’11 febbraio. Nel corso della prima serata assisteremo, insieme al suo debutto, alle esibizioni di quattordici dei ventotto artisti in gara. Ospiti: Mahmood e Blanco che ci faranno riascoltare “Brividi”, e i Pooh. Red Canzian, Roby Facchinetti e Dodi Battaglia riaccolgono Riccardo Fogli in formazione promettendo un medley pazzesco. Non mancherà un sentito omaggio a Stefano D’orazio, loro storico batterista scomparso nel 2020.

Francesca Fagnani

La talentuosa giornalista sarà quota rosa l’8 febbraio. Con lei vedremo salire on stage gli interpreti non ancora ascoltati, il trio inedito composto da Gianni Morandi, Al Bano e Massimo Ranieri, e gli attesissimi Black Eyed Peas!

Paola Egonu

La strabiliante campionessa di pallavolo sarà al timone di Sanremo durante la terza puntata, giorno in cui riascolteremo tutte le canzoni in gara.

Chiara Francini

L’eclettica attrice presenterà la finale in compagnia di Chiara Ferragni. I cantanti si esibiranno in cover da loro scelte. Poi si passerà alla proclamazione del vincitore. La grande novità di quest’anno prevede cinque finalisti. Special guest della serata: il presidente Volodimir Zelensky che si collegherà in video dall’Ucraina.

 

La vera protagonista di Sanremo è però da sempre la musica. Scopriamo allora chi ci sarà dietro i microfoni quest’anno e cosa canterà!

I cantanti e i titoli delle loro canzoni

Anna Oxa – “Sali (Canto dell’anima)”

Ariete – “Mare di guai”

Articolo 31 – “Un bel viaggio”

Colapesce Dimartino – “Splash”

Colla Zio – “Non mi va”

Coma_Cose – “L’addio”

Elodie – “Due 

Gianluca Grignani – “Quanto ti manca il fiato”

gIANMARIA – “Mostro”

Giorgia – “Parole dette male”

I Cugini di Campagna“Lettera 22”

Lazza“Cenere”

LDA“Se poi domani”

Leo Gassmann“Terzo cuore”

Levante“Vivo”

Madame“Il bene nel male”

Mara Sattei “Duemilaminuti”

Marco Mengoni“Due vite”

Modà“Lasciami”

Mr. Rain“Supereroi”

Olly“Polvere”

Paola & Chiara“Furore”

Rosa Chemical“Made in Italy” 

Sethu“Cause perse”

Shari“Egoista”

Tananai – “Tango

Ultimo – “Alba

Will – “Stupido

Qualche spoilerino prima dell’ascolto

Tra le nuove potenziali hit sanremesi ci sono brani autobiografici, come “Quanto ti manca il fiato”, la power ballad in cui Grignani racconta il difficile rapporto col padre, o anche “Un bel viaggio” che invece è la cronistoria in chiave rap degli Articolo. Un altro esempio è Levante: in “Vivo” ci parla del suo desiderio di rinascita dopo il parto.

Possiamo trovare storie d’amore perduto in “Parole dette male” di Giorgia – che porta il rhytm and blues e la capacità di lasciar andare e ricostruirsi in scena -, nella melodica e struggente “Se poi domani” di LDA, nella trap rude di “Cenere” di Lazza. C’è chi aggiunge altro alla tematica più cantata da sempre, come i Modà che in “Lasciami” nel loro inconfondibile stile rock-pop ci parlano anche di depressione. Argomento ripreso da Mr. Rain nella sua “Supereroi”. Un altro grido di dolore lo troviamo in “Cause perse” di Sethu.

C’è chi ci espone dinamiche più delicate: Ariete, in “Mare di guai”, attraverso il forte sentimento provato da due donne ci insegna che perdita non si traduce per forza in cancellare. I Coma_Cose non sono da meno e scelgono di dare una fine ancor più gentile ai protagonisti de “L’addio”: i due si lasciano, sì, ma senza alcun rancore rimanendo l’uno accanto all’altro.

Di tutt’altro avviso è il testo portato da Madame che nella sua visione di amor perduto non tradisce la sua natura indie pop: al centro del brano “Il bene nel male” vi è infatti una prostituta che garantirà il successo radiofonico all’artista e ci farà ballare. Nemmeno Ultimo si smentisce: in “Alba” e nel pianoforte che l’accompagna riconferma il suo tanto apprezzato animo poetico. Tananai, al contrario, stupisce proprio per la sua nuova mise romantica e in “Tango” riflette le conseguenze di una relazione vissuta a pieno. Anche Leo Gassman con la sua “Terzo cuore” si presenta con una nuova veste, più fresca e meno seriosa, forse grazie alla collaborazione con Riccardo Zanotti dei PTN che ha firmato il brano. Decisamente molto più profonda è “Due vite” di Marco Mengoni (la più quotata per ora): disordine e bellezza, differenze e complicità. Tutto questo trova spazio nella stanza da letto di una coppia e in particolare nei pensieri di uno dei due.

Molto meno dolce è “Duemilaminuti” di Mara Sattei: un amore tossico consumato tra lividi e alcolismo approda all’Ariston. Anche Elodie non si tira indietro quando si parla di rapporti complessi, e in “Due” su una base a metà tra il funk e l’urban riassume la sua iconicità in un verso: “Per me le cose sono due, lacrime mie o lacrime tue”.

Sound più dance li troviamo in “Furore” di Paola & Chiara, in “Polvere” del giovane Olly e nel ritornello di “Lettera 22” dei Cugini di Campagna.

Non solo amore a Sanremo. Lo confermano Colapesce e Dimartino che con la loro “Splash” affrontano il senso di solitudine e il peso delle aspettative, Anna Oxa che in “Sali (Canto dell’anima)” ci svela un suo lato molto mistico, Rosa Chemical che nella sua “Made in Italy” canta la libertà sessuale, i Colla Zio che con “Non mi va” inneggiano il bisogno di divertirsi e infine, gIANMARIA che con “Mostro” si fa portavoce della sua generazione e ci fa aprire gli occhi su quanto poco ci accorgiamo di chi ci circonda perchè troppo presi da noi stessi.

 

Quanto hype!