Midnight Talks è il quarto album degli …A Toys Orchestra, band riferimento per la scena indipendente italiana.

Un lavoro ben strutturato, con suoni definiti e arrangiamenti ricercati quanto basta a non perderne l’autenticità nell’esecuzione. Le partiture di archi e fiati (Enrico Gabrielli, Rodrigo D’Erasmo, Raffaele Kohler e Luciano Macchia), l’aggiunta di chitarre (Alessandro Stefana), la fisarmonica, i synth e il piano (Fausto Ferrara, nella sua ultima collaborazione con la band) si sintonizzano perfettamente con l’opera degli …a Toys Orchestra. A rendere Midnight Talks definitivamente un lavoro assoluto è l’accuratezza delle parole usate per raccontare l’Amore nelle sue diverse forme.

Midnight Talks è un album che supera i limiti stilistici dello scenario indipendente italiano, dimostrando come l’indie possa essere molto più dello stereotipo low-fi.

Un disco uscito ieri…10 anni fa

Messa così, sembra una recensione di un album uscito ieri. Ma Midnight Talks compie in questi giorni di quarantena ben 10 anni.

Per celebrare questo decennio, Enzo Moretto e Ilaria D’Angelis ci hanno regalato una versione #BeHoOome di Celentano, brano mai espressamente considerato come singolo dalla band, ma che qualsiasi ascoltatore ha individuato come preferito al primo ascolto.

Come tutte le opere che sanciscono la maturità (Enzo, Ilaria, Raffaele ed Andrea non me ne vorranno per questa definizione piuttosto semplicistica), Midnight Talks è un album che merita il non fermarsi al primo ascolto. Bisogna riprendere il disco più volte e dedicargli la dovuta attenzione per apprezzarne la complessità del lavoro svolto. Proprio per questo, pur non contenendo alcuno tra i miei brani preferiti degli …a Toys Orchestra, Midnight Talks è il mio album preferito degli …a Toys Orchestra.

Midnight Talks ha segnato profondamente concetto di indipendenza musicale italiana. Un upgrade in cui, con budget molto lontani dall’universo mainstream, sia possibile ottenere un risultato così potente grazie alla forza delle idee più che delle grandi produzioni.

Già nel 2010, Midnight Talks ha tracciato un sentiero percorribile da tutte le nuove generazioni musicali, un esempio concreto di come sia possibile essere un prodotto radiofonico pur conservando i concetti, i contenuti, le sensazioni, le idee che rendono la musica un’arte più che un articolo commerciale.

La scena indipendente contemporanea ha però scelto un’altra strada, inseguendo gli andamenti del mercato, raccontando ciò che l’industria musicale riesca a vendere a chi tempo di ascoltare non ne ha, se non tramite algoritmo con proposta dei social network. Attribuendo alla parola “indipendente” la stessa attendibilità che ha “amatoriale” nell’industria del porno.

Parliamo di musica indipendente (nel senso etimologico del termine) con Enzo Moretto, frontman degli …a Toys Orchestra, in questa interessante intervista.