La foresta, la fraternità planetaria, la cumbia colombiana: questi sono i concetti base sui quali si appoggia il progetto Radio Tahuania e il loro nuovo disco, che si intitola “Kuru Lalla”. Otto canzoni che partono dal Sudamerica per conquistare ritmi e frequenze nati in altri continenti, approdando a una sapiente miscela dal retrogusto spesso psichedelico.

Il progetto Radio Tahuania nasce dall’esigenza di raccontare la storia di un altro mondo possibile. In origine la band fa ricerca musicale attingendo dalle sonorità della “Chicha”, una musica puramente di matrice amazzonico-peruviana, che trae ispirazione dalla Cumbia colombiana, unendo la tradizione a linguaggi e strumenti più contemporanei

Il disco “Kuru Lalla” nasce durante il lockdown e sviluppa il desiderio di resettare ogni cosa e cominciare a immaginare un modo nuovo di vivere la terra. Da questo sentimento è nata la parola “magica”, “Kuru Lalla” appunto, trasformata in un brano che cerca di interpretare anche tutte le influenze musicali dei componenti della band.

Ma sono tutte le tracce del disco a portare messaggi significativi senza rinunciare mai al ritmo.

Tanto Tanto apre il disco, con un suono che arriva da lontano e che si fa concreto un po’ alla volta. La voce emerge fra gli ukulele, ma presto arriva anche l’elettricità nella giungla, per un’atmosfera carica di presupposti e di conseguenze. “Cumbia” è il genere ma è anche il grido che percorre questa canzone sanguigna e passionale, quasi una dichiarazione d’intenti.

La vida, a dispetto del titolo, canta almeno sulle prime in italiano. Il ritmo è cadenzato ma non lento, con le percussioni che si fanno sentire in modo molto vivo. Anche perché a metà brano le dinamiche accelerano e acquistano molto sapore e vita.

La niña parla di sguardi e di balli, si anima e percorre la giungla danzando. La piccola orchestra dei Radio Tahuania si muove con sensualità attraverso un brano che convoglia la propria allegria attraverso sonorità intense e vibranti.

Chicos porta con sé atmosfere molto più sobrie e intime, in quella che è sostanzialmente una preghiera, come ormai di consueto per i lavori dei Radio Tahuania. Un messaggio di fratellanza e umanità, per ricordare che tutti condividiamo lo stesso destino. Il che rende inutili tantissimi dei nostri affanni.

Kuru Lalla, oltre a offrire il proprio titolo al disco, rimette la serenità al centro dell’album, con un coro che è quasi una ninna nanna, anche se accompagnata dalla chitarra elettrica. Cambiamenti e situazioni di vita si affrontano con suoni fioriti ma morbidi.

Motocar racconta la selva misteriosa, ma con un pizzico di ironia e molta fantasia. E con estensioni elettriche di un brano che parte con spirito mediterraneo ma che poi allunga le proprie aspirazioni oltre Oceano, a perdersi su viaggi psichedelici ed elettrici.

Volarà riparte proprio dalle sensazioni psichedeliche e le approfondisce ulteriormente, immergendosi in nuvole di suono che dialogano con i cori e con ritmi medi, che prolungano le sensazioni fin quasi all’infinito.

Todo Amor chiude il disco con una storia (vera) di poliamore, giusto per ricordare a tutti che l’importante è l’amore, qualunque veste prenda.