Tra i dischi d’oro certificati FIMI spunta anche Barbie, un progetto che vede la collaborazione di VillaBanks e Bello Figo. Il primo per il trapper ghanese che da anni infiamma la scena.

Parliamo un po’ di Barbie

Trova posto nella tracklist di Quanto Manca, il secondo album in studio di VillaBanks. La base parte con un beat molto intimo. Echeggia nell’aria una musa che risponde al nome della Dark Polo Gang. Al decimo secondo entra nel mic Villa che insieme a Figo porta a casa i risultati di un esperimento ben riuscito. Fresco. Il testo rientra nei canoni della classica trap: non mancano i riferimenti alle droghe, alle armi e all’ipersessualizzazione della donna. Il linguaggio è considerevolmente impattato dalla marcata influenza dello slang italo-americano in voga tra i più giovani (“keh”, “cash”, “asap”, “flexo”…).

Chi è Bello Figo

Paul Yeboah, vero nome di Bello Figo, nasce in Ghana nel 1992. Nel 2004 si trasferisce a Parma con la sua famiglia. Nel 2007 apre un suo canale Youtube e inizia pubblicare video musicali irriverenti dal carattere ironico e parodistico che pian piano lo fan diventare famoso. Le sue canzoni ruotano intorno a diversi topic: razzismo, sessismo e politica vanno per la maggiore. E spesso, unitamente al suo ascendente sulle giovani generazioni, diventano argomento di dibattito sui social e nei salotti televisivi italiani.

Il genere proposto da Bello Figo si caratterizza per una voluta bassa qualità tecnico-stilistica rap accompagnata da testi bizzarri, surreali, satirici e spesso grammaticalmente scorretti. Un estro che gli ha fruttato for fiori di visualizzazioni (ad esempio, il brano Non Pago Affitto ne conta, a gennaio 2021, oltre 30 milioni). Nel 2019 ha voluto scindere il personaggio che ha creato sul web dalla sua persona con un’autobiografia dal titolo Swag Negro. Non ce la fa nessuno.