OlivAir è un drone progettato per la raccolta delle olive. Le fa cadere sfruttando l’energia del forte vento generato dalle sue eliche mentre è in volo sugli alberi. È di dimensioni ragguardevoli ma per agire non ha bisogno di una specifica quantità di spazio o di una particolare potatura della pianta. Come confermato dalla CEO Diana Zagarella in un’intervista ad AIC Nazionale, l’energia eolica dispensata dall’alto consente di ovviare alle problematiche legate alla morfologia del terreno. Queste, impediscono l’azione di trattori con scuotitori meccanici e rendono complessa la raccolta nelle zone scoscese che costituiscono il 35% degli uliveti a livello globale. Col contributo di OlivAir si triplica quindi la velocità produttiva, si rispettano le piante lavorate e, trattandosi di un dispositivo elettrico, il beneficio si allarga all’ambiente. Inoltre, facendo cadere i frutti alla maturazione desiderata non se ne perdono le proprietà organolettiche. Anche l’olio che ne deriva ne trae profitto.
Questo progetto nasce nell’ambito del percorso formativo Dock3 dell’Università di Roma 3. Il team composto da Diana Zagarella, Giacomo Longaroni, Dario Marroccu e Alberto Zagarella è stato seguito sin dal principio da Umberto Iemma. Il docente ordinario del Dipartimento di Ingegneria ha revisionato gran parte delle peculiarità tecniche di OlivAir. Dallo sviluppo concettuale alla fase di sperimentazione sul campo finanche l’analisi del rischio, fondamentale per rendere conforme la proposta alle normative vigenti.
OlivAir si è classificato terzo al premio LazioInnova, società inhouse della Regione Lazio la cui mission è supportare l’innovazione. Addirittura è stato selezionato tra i migliori progetti al mondo per l’edizione 2022 di Prototypes for humanity, la più grande kermesse dedicata al talento, all’innovazione e alla ricerca di potenzali changer pronti a impattare positivamente il pianeta.