FUCIBO
Una nuova storia tutta italiana che punta ad un futuro ecosostenibile.
Nutristi di insetti in maniera alternativa è possibile grazie a Fucibo.
Pasta, crackers e chips pronti a sbarcare nel mercato italiano.
Italia, patria di spaghetti, pizza, lasagne e tagliatelle. Patria di pastori e agricoltori dalla tradizione millenaria. Quella tradizione in cui la cucina con i suoi piatti tipici è ben radicata e cosi complicata da scalfire.
Patria di quella dieta mediterranea con tanta dose di frutta, verdura e pesce regala, a quanto si dice, longevità oltre la media. Trovandoci qui, la domanda è sincera e diretta. Può il popolo italiano accettare un nuovo concetto di alimentazione? Può la nonna di tutti noi concepire di preparare la sua pasta fresca in una nuova forma?
Può la grande cucina italiana far entrare nelle sue abitudini un alimento diffuso già nel mondo ma di sicuro non nelle sue corde? Stiamo parlando degli INSETTI.
La maggior parte delle riflessioni fatte in materia di “insetti da mangiare” parte dal principio che
tra qualche anno sulla terra saremo più di 9 miliardi di persone e le risorse cosi come le conosciamo saranno sempre più scarse. Dunque l’alternativa possibile con tanto di rispetto di valori nutrizionali adeguati, è proprio in quegli esserini che a tanti stanno simpatici ma a molti fanno davvero rabbrividire.
Ad oggi secondo la FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) già circa 2 miliardi di persone fanno uso di insetti per fini alimentari con oltre 1900 specie commestibili.
Coleotteri, bruchi, api, vespe, formiche, cavallette, locuste, grilli, cicale, cicalino, cocciniglie, cimici, termiti, libellule, mosche sono solo alcuni.
Un alimento ad alta efficienza di conversione nutrizionale (es. 100 gr di temiti africane contengono 610 calorie e 38 di proteine, l’equivalente del consumare pollo o altre carni ) ricco di fibre alimentari, a basso contenuto di grassi, fornisce minerali essenziali come potassio, sodio, zinco, fosforo, rame, manganese e ferro, hanno un notevole apporto vitaminico come vitamine A, B2, B3, B5, B6, B7, B9, C, D, E e K.
Inoltre sembra essere considerato l’alimento ecosostenibile per eccellenza. Basti pensare alla bassissima quantità d’acqua necessaria ad allevarli od ancora agli spazi decisamente più ridotti per finire poi ad una bassissima emissione di gas serra dall’anidride carbonica al metano fino ad arrivare al potassio di azoto per non parlare dell’ammoniaca presente in letame e urine ( per farvi un esempio veloce senza tirare numeri e percentuali in mezzo, basti pensare che attualmente gli allevamenti di bovini inquinano più delle auto). Quelle “flatulenze” che invece con gli insetti si andrebbero ad abbattere drasticamente.
La lista dei benefici di allevare e consumare insetti è ancora davvero lunga, ma già questi bastano e avanzano per delle riflessioni in merito.
Di sicuro queste riflessioni le ha fatte FUCIBO, azienda tutta made in Italy che ha come core business la produzione alimenti a base di farina di insetti.
Pasta, Crackers e Chips pronti ad arrivare nel mercato italiano e a sfidare il gusto della tradizione radicata in buona parte del bel paese.
Li abbiamo intervistati per capirne di più.
“L’idea nasce circa 7 anni fa, quando abbiamo avviato il progetto Entomofago, il primo magazine internazionale specializzato sugli insetti commestibili e le altre proteine alternative. Il secondo step del nostro progetto è stato aprire 21bites, il primo marketplace online per prodotti a base di insetti made-in-Eu.
Terzo stadio è stata l’apertura della società italiana che si occupa di produrre alimenti made-in-italy a base di insetti commestibili”.
A rispondere alle nostre domande c’è Lorenzo Pezzato, uno tra i quattro soci e fondatori di Fucibo con sede a Vicenza e a Londra.
Un percorso arrivato dopo alcune esperienze, ci dice Lorenzo, e soprattutto grazie alla curiosità.
“I primi insetti europei che abbiamo assaggiato, al netto delle esperienze nei mercatini per turisti in Vietnam, Cina, etc. sono stati i grilli interi speziati. Le prime impressioni sono state strane dal punto di vista solo ed esclusivamente psicologico. Per quanto riguarda il gusto invece siamo andati oltre le aspettative. Ti spiego: gli insetti essiccati hanno davvero un gusto molto tenue che viene ulteriormente diluito dagli aromi, perciò si avvicinano molto agli snack tradizionali. Insomma sono buonissimi”.
Se stavate pensando di assaggiare fantastici e “scrocchiarelli” spiedini di grillo aromatizzato probabilmente è arrivato il momento.
Di certo però sulle tavole tutte tricolore è difficile abituarsi da subito a metterli al fianco di spiedini di salsiccia e peperoni.
Dunque come si fa? Ed è qui che FUCIBO ha la giusta intuizione. Utilizzare la farina di insetti per produrre pasta, chips e salatini decisamente più vicini alle nostre abitudini.
“Ci riforniamo di farine di insetti autorizzate dalla Commissione Europea per trasformarli in prodotti finali. Attualmente in Italia non ci sono produttori di insetti e farine che siano autorizzati. La nostra materia prima certificata è acquistata in Francia e lavorata in italia.”
Ad oggi in Italia, per essere chiari, anche se esistono allevatori di insetti, come sottolineato non sono autorizzati alla produzione di “human food”.
Ed allora qual è l’insetto con il quale viene fuori la farina utilizzata da Fucibo?
“Al momento utilizziamo il Tenebrio Molitor ( Camola della farina) che per diventare prodotto finale segue lo stesso processo di trasformazione in farina dei cereali ovvero essiccazione e successiva macinazione”.

Insomma la Camola della farina. Siate sinceri ed ammettetelo. Almeno una volta nella vita vi è capitato di trovarle nella vostra dispensa a gironzolare. “Gli insetti hanno bisogno di pochissimo spazio e pochissima acqua, emettono pochissimi gas serra, hanno un ciclo di vita rapido durante il quale raggiungono livelli percentuali altissimi di proteine sul peso corporeo, il loro letame è un ottimo fertilizzante e possono essere perfettamente inserti nei meccanismi di economica circolare per aggiungervi valore”.
Dunque Lorenzo rafforza le premesse di cui prima che posizionano in maniera prepotente l’insetto come l’alimento proteico ecosostenibile per eccellenza.
Ma sempre dalle premesse fatte in precedenza, sappiamo bene che la tradizione italiana è ben radicata sulle sue concezioni. Dunque la domanda che ci sorge spontanea è capire se il mercato Italia è pronto ad accogliere nella sua dieta un nuovo alimento a base di insetti.
“Certo che si” – afferma Lorenzo – “ Lo dicono i sondaggi e lo confermano le vendite. Ovvio parliamo ancora di un mercato di nicchia e di sicuro una parte della popolazione – per vari motivi – non li consumerà mai. Il nostro lavoro per ora è realizzare prodotti di alta qualità destinati alle persone che sono già interessate. Il consumo di massa arriverà anche grazie al fatto che i nostri prodotti presto si troveranno anche nei negozi e nei supermercati, e non solo online. Naturalmente crediamo fortemente che il sigillo made-in-italy sarà traino delle nostre vendite all’estero”.
Pasta, crackers e chips sembrano essere i primi prodotti ideali per avvicinare anche i più scettici all’alimento.
“Se è vero che la farina di insetti si integra agli ingredienti tradizionali utilizzati, è anche vero che ha delle caratteristiche organolettiche che impongono molto studio e molta sperimentazione prima di arrivare ad una ricetta valida e stabile.”
Il lavoro di sperimentazione di Fucibo dura già da qualche anno ma è da pochissimi mesi ( anno 2021 ) che sono arrivate le prime autorizzazioni a commercializzare prodotti di questo tipo. Altre ancora ne arriveranno presto.
La strada generale è quindi davvero chiara e pronta ad aprire sempre di più al consumo dell’alimento insetto.
“Il primo prodotto che stiamo commercializzando sul mercato italiano da pochissimi giorni sono le chips, per poi passare alla pasta e ai crackers fino ad arrivare a dei fantastici biscotti che presenteremo presto. Abbiamo già lavorato ad altri prodotti che lanceremo ma che ora non possiamo ancora svelare.”
Non insistiamo nello scoprirlo solo per il fatto che siamo pronti ad approcciarci all’assaggio e i prodotti già in commercio iniziano già a soddisfare la nostra curiosità.
La pasta ottenuta con le migliori semole e attente lavorazioni, biologica e ricca di proteine compete.
Le chips di mais estruso, cotte in forno ed aromatizzate alla pizza e al formaggio.
I crackers, deliziosi quadrati di sfoglia sottile prodotti con lievito madre e farine di grani derivati da antiche varietà 100% italiani macinati a pietra.
“Abbiamo già ricevuto l’interesse di pizzerie, pasticcerie, panifici, ristoranti, etc. Ora che ci sono le autorizzazioni europee, non ci vorrà molto perché questo ingrediente faccia il suo ingresso nella lista di quelli che già usiamo quotidianamente, di cento non per sostituirli ma per offrire un’opportunità in più”.
Ma come convincere i più scettici?
“Con una cosa davvero semplice: provateli, assaggiateli. Rimarrete piacevolmente sorpresi!”
Vi sarò sincero: a mia curiosità è davvero cresciuta.
Devo assolutamente assaggiarli. Mentre voi ci riflettete su un pochino, io li ordino. Voglio le mie chips di insetti ora!