Il patrimonio artistico rinvenuto conta sessanta beni per un valore di venti milioni di dollari. Il recupero è frutto della collaborazione tra i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e il New York County District Attorney’s Office.
I reperti risalgono a diverse epoche e in particolare al periodo storico che va tra il VII secolo a.C e il I secolo d.C. Erano stati rubati da trafficanti internazionali. Sono in tutto 60 le opere d’arte rimpatriate. I loschi individui che le avevano trafugate avevano trovato per loro una nuova dimora tra le mura domestiche di diversi collezionisti d’arte. Uno dei più noti appassionati del mondo antico, scoperto, è stato punito a vita con il divieto assoluto di acquistare cimeli.
Tra i beni più preziosi vi sono: “l’Ercole fanciullo con serpente” ovvero un affresco pompeiano proveniente da scavi clandestini in area vesuviana, una testa marmorea di Atena, una kylix greca (una coppa di vino) risalente al 470 a.C, un busto in marmo bianco dell’imperatore Settimio Severo e ancora, una scultura del 200 a.C. sottratta da un tempio dell’Italia centrale, delle anfore e un elmo.
L’intera collezione sarà per ora collocata presso il Museo dell’Arte Salvata di Roma. Questa però è solo una soluzione temporanea. In futuro, infatti, ogni pezzo farà ritorno al luogo di culto di origine o comunque vedrà nuova luce in un diverso polo museale italiano.