“Perfetti Sconosciuti” entra nel Guinness dei primati per il maggior numero di remake in assoluto nella storia del cinema. Ne conta esattamente venti. Alcuni dei quali recentissimi. Da poco è infatti uscita la versione in islandese ed è già in corso d’opera la riscrittura in danese.
Lo script firmato da Paolo Genovese facendo il giro del globo e riscuotendo gran successo ha incassato ben trenta milioni di euro. Nel 2018 nella sola Cina, nel primo giorno di programmazione in sala, i box office hanno percepito un milione di dollari distribuendo quattromila copie del progetto. La versione originale ha vinto anche importantissimi premi cinematografici, per citarne alcuni: due David di Donatello, tre Nastri d’argento, un Golden Globe e tre Ciak d’oro.
La formula vincente di “Perfetti Sconosciuti” è sicuramente l’impeccabile connessione di un cast che riunisce diversi talent del panorama italiano in una trama semplice ma efficace: Kasia Smutniak, Marco Giallini, Valerio Mastandrea, Edoardo Leo, Alba Rohrwacher, Anna Foglietta e Giuseppe Battiston si ritrovano in una normalissima cena tra amici. La loro serata prende una piega particolare quando, per gioco, decidono di mettere i loro cellulari in tavola dando a tutti i presenti la possibilità di leggere i messaggi in arrivo. Si scoprono così nuove sfumature dei personaggi che danno inizio a simpatiche gag ma anche a spontanee e un po’ più drammatiche riflessioni.
Un esperimento sociale che in Medio Oriente ha dato i natali anche al primo prodotto cinematografico interamente “pan-arabo”. Nel remake prodotto da Front Row Filmed Entertainment, Empire Entertainment e Film-Clinic la rivoluzione libanese fa da sfondo alla rimpatriata. Nei panni dei sette protagonisti troviamo: Nadine Labaki (regista della celebre pellicola Cafarnao – Caos e miracoli), Adel Karam, George Khabbaz, Mona Zaki, Eyad Nassar, Gabriel Yammine e Wissam Smayra.