Indispensabili. Questo il leitmotiv scelto per l’edizione 2023 del Giffoni Film Festival. La kermesse cinematografica che si svolgerà dal 20 al 29 luglio negli spazi della Multimedia Valley di Giffoni Valle Piana (Salerno) vuole così omaggiare la fraternità. Un concetto appunto indispensabile agli occhi dello scrittore Erri De Luca che quest’anno oltre a essere ospite del Festival è anche ideatore del tema.
L’annuncio – e i ringraziamenti per la nascita di questa collaborazione – arrivano dal direttore del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi. In un post nato per presentare anche l’immagine ufficiale che accompagnerà il tema per l’intera durata di questa edizione, scrive infatti:
Carissime amiche ed amici,
ecco la prima grande sorpresa che vi ho annunciato stamattina: oggi a Roma nell’ambito degli Internazionali Bnl D’Italia, è stata presentata l’immagine ufficiale di #Giffoni53.

Il concept nasce da un’idea del grande Erri De Luca che il nostro direttore artistico Luca Apolito ha magnificamente messo in immagine: bravo Luca! Alla presenza di tanti giovani, nello spazio riservato al Dipartimento per le Politiche giovanili e il servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stata una grande gioia per tutti: l’ammirazione per la bellezza di questa immagine è stata unanime. Avevo affidato il compito al grande Erri De Luca, ed è la prima volta in assoluto che iniziamo un percorso per l’immagine completamente nuovo.
Intanto a Roma, si continua a presentare Giffoni e tra poco ci saranno altre novità quindi vi invito a restare aggiornati sulla mia pagina e sui profili social del Giffoni Film Festival. Per ora, vi lascio con le “dieci righe di spiegazione” che Erri De Luca ha scritto per spiegare come è nata questa inconsueta, emozionante e bellissima collaborazione. Grazie Erri, io e Giffoni ti vogliamo bene.
“Claudio mi convoca a Giffoni, che una volta all’anno richiama gioventù dai quattro angoli del vento. Parola d’ordine del 2023 è : indispensabile.
Per me lo è la fraternità e mi viene l’ immagine immediata della mano aperta. Non per leggere il futuro, ma per toccarlo.
Cinque dita per cinque sensi:
Vista, e allora il cinema, riassunto delle arti.
Udito, e allora la voce umana che accompagna l’ascolto fin da dentro il grembo.
Odorato, e allora la terra che fermenta.
Gusto, e allora il pane che è salvezza.
Tatto, diffuso in ogni poro che ha per aspirazione la carezza.
Stabilita indispensabile la mano aperta, va rinforzata dal sorriso pronto di chi verrà a Giffoni.