L’edizione 2023 del Festival Internazionale del Cinema di Berlino si chiude con una modica rappresentanza del cinema italiano che però lascia il segno.

DISCO BOY

L’unico film in gara diretto da un italiano vince l’orso d’argento per il miglior contributo artistico. In particolare, l’ambita statuetta ricompensa la meravigliosa fotografia di Hélène Louvart. Il regista, Giacomo Abbruzzese, ha ottenuto il Premio Kinéo e GCHR per i Diritti Umani. È la prima volta nella storia che è stato attribuito a un autore italiano. Disco Boy è stato realizzato in 35 giorni e racconta la storia di un ragazzo in fuga dal suo passato che entra clandestino in Francia e si arruola nella Legione straniera perché questo è l’unico mezzo per avere un passaporto e la residenza lì. A tessere le tele di un altro destino sarà una missione in Africa e l’incontro con un’altra realtà. È in uscita nelle nostre sale il 9 marzo distribuito da Lucky Red.

THE GOOD MOTHERS

Vince la prima edizione del Berlinale Series Award, la neonata sezione di concorso del Festival di Berlino dedicata alle serie tv. Michaela Ramazzotti, Gaia Girace, Valentina Bellè, Barbara Chichiarelli e Simona Distefano – dirette da Elisa Amoruso e Julian Jarrold – portano sul piccolo schermo una rivoluzione femminile che ripercorre i passi dell’omonimo best seller del giornalista Alex Perry. La storia, basata su fatti realmente accaduti, ruota intorno alla scomparsa di una donna che in precedenza aveva denunciato il marito per ricominciare una nuova vita insieme alla figlia. Il Pubblico Ministero scopre presto le vicende di altre due donne che hanno vissuto da molto vicino la ferocia della ‘ndrangheta. Ha quindi un’intuizione: per sfidarla è necessario che quelle ombre costrette nel silenzio a stare al fianco dei capoclan diventino luce. Prodotta da House Production, Wildside (una società del gruppo Fremantle) e Disney+, The Good Mothers sarà disponibile in streaming dal prossimo 5 aprile.

Benedetta Porcaroli

La Berlinale classifica l’attrice tra le “Shooting Stars”: è una giovane promessa del cinema europeo su cui l’industria può e deve puntare.

Mario Martone

Ospite del Berlinale Special Gala, ha presentato il film omaggio a Massimo Troisi, “Laggiù qualcuno mi ama” proponendo contenuti inediti e una raccolta di testimonianze di colleghi. Nel cast: Francesco Piccolo, Paolo Sorrentino, Ficarra e Picone, Goffredo Fofi, Anna Pavignano e Michael Radford. Il documentario ha una missione: far rivivere sicuramente la carriera dell’artista agli spettatori ma soprattutto far conoscere la bellezza della persona di Toisi. Il film è già visionabile al cinema distribuito da Medusa Film e Vision Distribution.

Pierfrancesco Favino

Anche lui presente al Berlinale per promuovere un’opera, “L’ultima notte di Amore”, di cui è protagonista. La regia è firmata da Andrea di Stefano. Nel film, il celebre attore veste i panni di Franco Amore, un uomo che, proprio la sera prima del suo pensionamento, si ritroverà a indagare su un omicidio. Sarà una notte lunghissima che metterà tutto il suo essere in discussione. Il film è prodotto da Indiana Production, Memo Films, Adler Entertainment e Vision Distribution in collaborazione con Sky. Sarà distribuito nelle sale italiane a partire dal 9 marzo. Durante la conferenza stampa dedicata a “L’ultima notte di Amore”, Favino ha reso nota l’attuale situazione dei lavoratori nel settore audiovisivo italiano leggendo un comunicato stampa di UNITA svelando anche i retroscena amari di questo mondo.