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Eventi da non perdere nel salernitano: il Perdifolk

L’8 e il 9 settembre avrà luogo a Perdifumo il Perdifolk, una kermesse musicale che farà perdutamente innamorare i neofiti (e non) del Cilento, della cultura folk e di Claudio Lolli, il cantautore, poeta e scrittore a cui è dedicata quest’edizione. A tal fine è intenzione del Perdifolk allestire le piazze e gli angoli più suggestivi del centro storico di uno tra i più caratteristici borghi cilentani come parterre dove si alterneranno spettacoli senza sosta e in contemporanea mentre i visitatori passeggiano per le strade del borgo o degustano prodotti tipici locali. L’evento garantisce persino una sorpresa finale e soprattutto darà molto spazio anche alla stand-up comedy grazie alle incursioni di due eccezionali presentatori: Vincenzo Comunale e Davide DDL.

Non mancheranno poi momenti di velata melanconia: diversi esponenti del cantautorato napoletano moderno, infatti, ricorderanno la figura di Claudio Lolli attraverso le sue canzoni più celebri. Nell’aire campana, quindi, si riascolteranno per la prima volta dalla sua scomparsa brani come “Borghesia” e “Ho visto anche degli zingari felici”. Per l’occasione interverrà Paolo Capodacqua, anche egli cantautore ma soprattutto storico chitarrista, collaboratore e amico di Lolli.

Il programma ufficiale:

Venerdi 8 settembre dalle ore 20
DJ Set: Sangennarobar
Opening: Antonio D’Apolito + Cristina Cafiero
Ping Pong: Salvatore Tortora – La Digos
Concerto Doppio: PeppOh + Oyoshe
Saluto dall’alto: Gabriele Esposito
Presenta: Davide DDL

Sabato 9 settembre dalle ore 20
In giro per il borgo tra Piazzale della Posta e Piazza Guglielmini live in simultanea:
PeppOh + Oyoshe, Kalika + Federica Ottombrino, GiovanniBlock, Dario Sansone, Flo, Francesco Di Bella
ospite d’onore: Paolo Capodacqua
Presentano: Vincenzo Comunale e Davide DDL.

 

L’evento è organizzato dalla Graf srl e dalla Proloco Perdifumo e Frazioni, in collaborazione con SoundFly, Full Heads, Camella, e il sostegno del gruppo Acta, gode del patrocinio del Comune di Perdifumo ed è programmato e finanziato dalla Regione Campania (fondi POC 2014-2020) attraverso la Scabec – Società Campana Beni Culturali.

 

 

 

 

“Se non ti ubriachi, il lupo lo eviti”. La risposta di una donna comune ad Andrea Giambruno.

Il giornalista Andrea Giambruno ieri all’interno del programma Diario del Giorno – parlando degli stupri che ultimamente macchiano le pagine di cronaca –  ha destato contemporaneamente stupore, imbarazzo, rabbia e molti altri sentimenti negativi. E credo, dopo la shitstorm avvenuta su testate e social da parte di colleghi e non, di poter dire ufficialmente di non parlare per forza in prima persona.

Quel che è grave, però, è l’insieme di mancanza di umiltà, arroganza e vigliaccheria che ostenta quando sempre dagli studios in cui si registra il programma replica così alle polemiche che lo hanno visto protagonista: «Nessuno in questo luogo ha giustificato l’atto. Anzi. Sono stati utilizzati dei termini molto precisi. Termini come “abominevole” per quanto riguarda l’atto e sono stati definiti “bestie” gli autori di tale atto. Quindi tutti coloro che in maniera strumentale hanno utilizzato in modo fuorviante distorcendo la realtà di quanto da me detto, lo stanno facendo in malafede o perché hanno seri problemi di comprendonio».

Per giustificare gli aggettivi da me usati pocanzi vorrei riportare per filo e per segno la frase incriminata per intero dove parlando di autotutela si espone così:

«Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti – non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento e nessun tipo di inciampo – ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi».

Non lo può nascondere. Questo è palesemente l’ennesimo tentativo di colpevolizzare come al solito le donne in ambito di violenza di genere e quindi seppur indirettamente scagionare i veri rei. Può chiamarli poi “lupi”, “bestie”, “abominevoli”, ma non è normale che siano normalizzati. Mi spiego: un gomito alzato di una donna dovrebbe tradursi dall’altro lato in una mano tesa solo ed unicamente ad aiutarla e lo stesso vale in caso di svenimento. È raccapricciante anche solo pensare che una donna in caso di malore debba come prima cosa guardarsi intorno perché di fronte o alle sue spalle potrebbe trovarsi “un lupo”. È vomitevole quando si trattano argomenti del genere sentir parlare uomini etero cisgender di autotutela. È ridicolo che si usi la discoteca come metonimia per contestualizzare questo schifo. Ed è assurdo sentir parlare dell’alcool quasi come fosse la sua causa maggiore. Questo vuol dire anche sminuire i fatti accaduti a Caivano (e altrove in Italia) sulla pelle di due bambine di tredici anni che tra l’altro era argomento di discussione della stessa puntata.

Il signor Giambruno si difende infine definendosi divulgatore piuttosto che educatore. Ma non è forse vero che la comunicazione è strettamente legata all’educazione? L’educazione personale e quindi la propria cultura si riflettono sulle parole che poi si usano per diffondere le notizie al proprio pubblico. Questo ipso facto la rende anche educatore e soprattutto responsabile di ciò che dice e di come si esprime. Se svolge questo magnifico lavoro escludendo questi presupposti probabilmente è lei in malafede o duro di comprendonio.

La cucina napoletana protagonista all’80esima Mostra del Cinema di Venezia

La cucina napoletana protagonista all’80esima Mostra del Cinema di Venezia

Da mercoledì 30 agosto a sabato 9 settembre le eccellenze della cucina partenopea saranno protagoniste all’80esima edizione della Mostra internazionale d’Arte Cinematografica – La Biennale di Venezia. La cucina napoletana, infatti, sarà presente a Venezia grazie all’associazione “Aperitivo Food & Drink” di Marta Koral e dell’azienda “Sapori di Napoli” dello chef Gennaro Galeotafiore.

All’interno dell’Hollywood Celebrities Lounge, organizzato da Hollywood Communication all’interno degli spazi del Tennis Club del Lido di Venezia, pizzaioli, chef, influencer e blogger saranno i protagonisti della kermesse internazionale dedicata al cinema.

“Siamo orgogliosi di portare i nostri prodotti e la nostra tradizione culinaria in una manifestazione importante come la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia – ha dichiarato Gennaro Galeotafiore dell’azienda “Sapori di Napoli” – Il nostro obiettivo è promuovere la cucina partenopea in giro per l’Italia oltre ad accogliere giornalisti, attori, registi e star internazionali con i nostri prodotti”.

Dello stesso avviso Marta Koral, presidente dell’associazione “Aperitivo Food & Drink”. “Non possiamo che essere soddisfatti della nostra presenza a Venezia all’interno dell’Hollywood Celebrities Lounge. La nostra associazione, in collaborazione con l’azienda Sapori di Napoli, si pone come obiettivo quello di promuovere l’aperitivo come uno degli elementi cardini della cucina e dello stile di vita italiano. Per questo siamo a Venezia”.

Tra gli altri, ospiti dell’area food dell’Hollywood Celebrities Lounge saranno: il pizzaiolo Simone Zullo; il pizzaiolo Francesco Fortunato; lo chef Diego Guglieminetti; lo chef Michele Foltran; la commis Raffaella Galeotafiore; la chef Loredana Errichiello; la pizzaiola Francesca De Marco; lo chef Giovanni Vezza e tanti altri ancora.

A coordinare le operazioni sarà Anna Rubino, food influencer da anni dedicatasi al mondo senza glutine ed affermata coordinatrice di catering e manifestazioni food.

Un ritorno a Venezia per l’azienda “Sapori di Napoli” e per lo chef Gennaro Galeotafiore che, dopo la presenza del 2020, ha deciso di rilanciare l’area food dell’Hollywood Celebrities Lounge anche con l’ausilio dell’associazione “Aperitivo Food & Drink” con cui ha realizzato lo scorso aprile la prima edizione del Campionato dell’Aperitivo.

La presenza alla kermesse veneziana, inoltre, è solo l’ultima tappa di un percorso che ha visto l’azienda “Sapori di Napoli” e l’associazione “Aperitivo Food & Drink” essere protagonisti in manifestazioni come, ad esempio, la scorsa 73esima edizione del Festival di Sanremo e la 53esima edizione del Giffoni Film Festival.

Oltre al cinema d’autore, quindi, a Venezia ci sarà spazio anche alla cucina di qualità campana.

Il SognoAttivo dei Fratelli Leo continua a Berlino in compagnia di Pietro

Franco e Dario Leo sono due fratelli che con il loro SognoAttivo e le loro imprese hanno commosso le testate italiane l’anno scorso. Ne abbiamo parlato anche noi, puoi infatti rileggere la loro storia per intero cliccando qui.

Sognoattivo

Dario e Franco Leo a New York.

Franco è il fratello maggiore. È tetraplegico dalla nascita e ha una grande passione: l’atletica. Dario, da sempre vicino e attento ai sogni e bisogni di Franco idea Sognoattivo. L’associazione tra i suoi vari scopi si prestabilisce un obiettivo: far correre Franco e la sua speciale carrozzina alla Maratona di New York. E ci riescono. I due lavorano sodo, si allenano, volano negli States e chiudono l’intera manifestazione portandosi a casa un record di tutto rispetto: 4 ore e 15 minuti.

Franco, purtroppo, pochi giorni dopo muore. L’annuncio arriva dai social dell’associazione in un lungo post scritto dal fratello che termina così: ” […] Sarai sempre con me, mi guiderai e mi darai la forza di portare avanti il Sognattivo di tanti altri ragazzi che hanno preso ispirazione dalla tua testa dura. Ti voglio bene Franco”. Questa è l’ultima promessa che lega due anime inseparabili ad altre che hanno solo bisogno di uscire dall’invisibilità e correre anch’esse verso la luce in direzione del proprio ikigai.

Arriva Pietro

Dario Leo e Pietro De Pizzol
Dario Leo e Pietro De Pizzol

Tra le prime appare Pietro De Pizzol, giovane promessa di triathlon, rimasto immobilizzato dopo esser stato investito da un furgone. Il ragazzo ha appena sedici anni ma ha davvero tanta forza di volontà, si evince questo dai racconti di mamma Valentina e da Dario stesso. È stata proprio lei a contattare Sognoattivo: «Dario si è preso a cuore la situazione di Pietro e a Natale ci ha proposto questa possibilità di andare a Berlino. – Dice – Ci siamo conosciuti per la prima volta a Firenze, il 21 maggio, per fare una prova. Non era così scontato che Pietro riuscisse a stare su una carrozzina da corsa, invece le cose sono andate bene. Sarà seguito da Isolkappa, lo stesso sponsor che aveva seguito i fratelli campani alla maratona di New York e che si è reso disponibile a sostenerci anche nel viaggio».

La partenza è prevista per il 24 settembre, giorno in cui Pietro compie gli anni e la speranza darà luogo a una rinascita. Tanti auguri, campioni di sogni!

 

Cinque posti in cui mangiare a Siracusa e dintorni in Sicilia

Dove mangiare a Siracusa e dintorni? Ecco cinque posti, anzi sei, che ho provato.

Quando ho prenotato la mia settimana di vacanze in Sicilia avevo due timori.
Il primo trovare tanta gente, troppa da non riuscire a godere minimamente delle bellezze dell’isola. Il secondo, una terra martoriata dagli incendi.
Il secondo timore purtroppo era fondato. Intere distese di terra bruciate, piantagioni di ulivi lasciano spazio a terra nera, arsa e a piante ormai da eliminare. La tristezza è stata forte.

Il secondo dubbio invece è stato estremamente cancellato. Sono stato nella Sicilia Orientale con base a Siracusa. Mi aspettavo di trovare flotte di turisti ed invasioni barbariche. La realtà è stata ben differente: strade libere, spiagge più che praticabili, ristoranti prenotabili anche da un instante all’altro. La prima valutazione è sicuro basata sul caro prezzi, premettoche non è stata una vacanza puramente economica ma questo dipende anche da come si vuol vivere la quotidianità.

Detto ciò, ecco alcuni dei posti in cui ho mangiato a Siracusa e dintorni e che vi consiglio di assaggiare se vi doveste trovare in quella zona dell’isola.

ANTICO MERCATO DI ORTIGIA

A Siracusa è un vero punto di riferimento storico e gastronomico. Nell’isolotto di Ortigia tappa obbligata è di certo l’antico mercato dove potrete trovare banchi di spezie e prodotti tipici siculi, ma soprattuto di pesce fresco da portar via oppure da mangiare al volo come aperitivo soprattutto se parliamo di crudi.

Con il suo baldacchino a forma di mezza barca, troverete OSTRICANDO, folkloristico venditore di pesce crudo tra ostriche, gamberi di Mazara, cannolicchi, tonno. Prendetevi un momento, scegliete tutto dal banco pieno di ghiaccio, ordinate anche un calice di vino bianco e godetevi i racconti e i sapori di ogni singolo assaggio.

 

CARNEZZERIA

Siamo sempre nel cuore del mercato di Ortigia. Probabilmente tra le migliori osterie di pesce in cui mangiare in zona. Una cucina che esalta i sapori del mare e del territorio, circondati dal flusso popolare che frequenta il mercato quotidianamente. Antipasti, primi piatti, secondi tra frutti di mare, ricette tipiche, polpi, calamari e cozze. Carnezzeria è una esperienza che vi consiglio di vivere. Io la mia impepata di cozze l’ho divorata.

 

PANINERIA  F.LLI MILAZZO

Un posto underground ad Ortigia. Lo trovate su strada che affaccia sul mare. Immaginate di entrare in una paninoteca che sa di salumeria, macelleria, pescheria e poter ordinare direttamente dal banco tutto quello che volete. Ecco, i F.lli Milazzo renderanno reale la vostra immaginazione. La scelta è vasta, per lo più panineria da farcire tra carne e pesce come preferite ( carne di cavallo, hambuger, pesce spada, calamari, fruttire, verdure ), un servizio di tipo “carnale” da sedersi e mangiare senza troppe pretese. Un posto che per la qualità che offre  e per quel che costa meriterebbe una sosta. Il mio panino con pesce spada piastrato e zucchine arrostite sott’olio aveva il sapore verace dell’ignoranza che regala sempre esperienze gustosissime.

 

CASSARO BISTROT

Una fantastica scoperta a Noto, a qualche minuto di auto da Siracusa. Il Cassaro Bistrot ha tutto quello che a me piace in un ristorante: atmosfera accogliente, servizio attento ma senza essere pressante, preparazioni divertenti ma con attenzione alla tradizione, fantastica carta dei vini. D’obbligo è l’assaggio del tipico spaghetto con sarde, finocchietto, pinoli, uva passa e “muddica atturrata”. Spaziale.

Lasciate un piccolo spazietto per la frittura di pesce. Ve la porteranno con un ketchup bianco di cipolla di Giarratana che ci farete la scarpetta pure con le dita.

 

CAFFE’ SICILIA

Che sia a colazione, a merenda, a tarda sera, il Caffè Sicilia è una istituzione che nonpotete saltare. Siamo sempre a Noto, sul popolato e vivo viale principale che porta alla nota Cattedrale di San Nicolò.

Gelati, brioche, pasta di mandorle, cassate, cannoli, granite. Dal 1892 il Caffè Sicilia regala certezza. Degno di nota il gelato che ho assaggiato, doppio gusto basilico e mandorla e zafferano. Da tornarci presto.

 

RISTORANTE CAMPISI

Spostandosi verso sud da Siracusa, possiamo approdare a Marzamemi, paesino sul mare diventata nota per il suo essere vero villaggio di pescatori e famosa per le sue tonnare.

Ed allora qui è stato necessario assaggiare proprio lui, il tonno. Abbiamo scelto il ristorante CAMPISI, totalmente all’aperto, sul porticciolo che merita una capatina. Consigliatissimi i crudi tra ricci di mare, ostriche, gamberi e tonno.

Il filetto di tonno che ci arriva era una vera bistecca cotta magistralmente ed accompagnata da una salsa alla riduzione di marsala e mandorle tostate davvero memorabile. Al suo fianco uno spazio shop in cui potrete trovare tutti prodotti e conserve soprattutto a base di tonno e pesce spada. Io ho fatto scorta.

La Sicilia rimane una terra da vivere appieno soprattutto dal punto di vista gastronomico e soprattutto per chi come me ama organizzare viaggi in base a ciò che vuole mangiare e assaggiare.

Ciao Siracusa, speriamo di rivederci presto.

 

Leggi altri articoli a cura de La cucina del Presidente

“Kuru Lalla” disegna sul foglio bianco dei Radio Tahuania

La foresta, la fraternità planetaria, la cumbia colombiana: questi sono i concetti base sui quali si appoggia il progetto Radio Tahuania e il loro nuovo disco, che si intitola “Kuru Lalla”. Otto canzoni che partono dal Sudamerica per conquistare ritmi e frequenze nati in altri continenti, approdando a una sapiente miscela dal retrogusto spesso psichedelico.

Il progetto Radio Tahuania nasce dall’esigenza di raccontare la storia di un altro mondo possibile. In origine la band fa ricerca musicale attingendo dalle sonorità della “Chicha”, una musica puramente di matrice amazzonico-peruviana, che trae ispirazione dalla Cumbia colombiana, unendo la tradizione a linguaggi e strumenti più contemporanei

Il disco “Kuru Lalla” nasce durante il lockdown e sviluppa il desiderio di resettare ogni cosa e cominciare a immaginare un modo nuovo di vivere la terra. Da questo sentimento è nata la parola “magica”, “Kuru Lalla” appunto, trasformata in un brano che cerca di interpretare anche tutte le influenze musicali dei componenti della band.

Ma sono tutte le tracce del disco a portare messaggi significativi senza rinunciare mai al ritmo.

Tanto Tanto apre il disco, con un suono che arriva da lontano e che si fa concreto un po’ alla volta. La voce emerge fra gli ukulele, ma presto arriva anche l’elettricità nella giungla, per un’atmosfera carica di presupposti e di conseguenze. “Cumbia” è il genere ma è anche il grido che percorre questa canzone sanguigna e passionale, quasi una dichiarazione d’intenti.

La vida, a dispetto del titolo, canta almeno sulle prime in italiano. Il ritmo è cadenzato ma non lento, con le percussioni che si fanno sentire in modo molto vivo. Anche perché a metà brano le dinamiche accelerano e acquistano molto sapore e vita.

La niña parla di sguardi e di balli, si anima e percorre la giungla danzando. La piccola orchestra dei Radio Tahuania si muove con sensualità attraverso un brano che convoglia la propria allegria attraverso sonorità intense e vibranti.

Chicos porta con sé atmosfere molto più sobrie e intime, in quella che è sostanzialmente una preghiera, come ormai di consueto per i lavori dei Radio Tahuania. Un messaggio di fratellanza e umanità, per ricordare che tutti condividiamo lo stesso destino. Il che rende inutili tantissimi dei nostri affanni.

Kuru Lalla, oltre a offrire il proprio titolo al disco, rimette la serenità al centro dell’album, con un coro che è quasi una ninna nanna, anche se accompagnata dalla chitarra elettrica. Cambiamenti e situazioni di vita si affrontano con suoni fioriti ma morbidi.

Motocar racconta la selva misteriosa, ma con un pizzico di ironia e molta fantasia. E con estensioni elettriche di un brano che parte con spirito mediterraneo ma che poi allunga le proprie aspirazioni oltre Oceano, a perdersi su viaggi psichedelici ed elettrici.

Volarà riparte proprio dalle sensazioni psichedeliche e le approfondisce ulteriormente, immergendosi in nuvole di suono che dialogano con i cori e con ritmi medi, che prolungano le sensazioni fin quasi all’infinito.

Todo Amor chiude il disco con una storia (vera) di poliamore, giusto per ricordare a tutti che l’importante è l’amore, qualunque veste prenda.

I Flaminio Maphia live in Campania al “Cinquanta – Spirito Italiano”

Giovedì 3 agosto i Flaminio Maphia raggiungeranno il “Cinquanta – Spirito Italiano“, bar pluripremiato di Pagani, per partecipare al suo format estivo: il “Cinquanta Summer Fest”.

Con questo progetto la musica è diventata di casa al “Cinquanta”. La location ha infatti già ospitato Gabriele Esposito e Dadà, giovani talenti che si son fatti conoscere partecipando a X Factor. E ora tocca ai Flaminio Maphia accendere gli animi del locale paganese con i propri tormentoni che negli anni 2000 scalavano le classifiche. I più nostalgici ricorderanno sicuramente “Bada” o “Ragazze acidelle”, prodotto da Neffa e nel cui video appare l’attore Max Tortora, o ancora il loro pezzo più celebre, “Che idea!”, reinterpretazione
del successo “Ma quale idea” di Pino D’Angiò (che a sua volta si era ispirato al
successo di McFadden & Whitehead “Ain’t No Stoppin  Us Now” in cui si riconosce
chiaramente il giro di basso).

Nell’ascoltarli, anzi nel riascoltarli, si leverà anche un eco, il motto del “Cinquanta Summer Fest” urlato anche da Radio Base, supporter dell’evento: “Lasciati andare”!

Sì, lasciati andare. Canta e muoviti al ritmo del rap di Rude MC e G-Max mentre i ricordi fanno da rumore bianco e tra una strofa e l’altra vedi apparire le immagini di cose che sembrano ormai lontanissime: il Nokia 3310; gli squilli a più fini; il 4888; gli appuntamenti presi a scuola o dal balcone di casa; le dediche e le dichiarazioni sul diario; MTV; “Chiedimi se sono felice” e gli alti cult di Aldo, Giovanni e Giacomo; il “Videochiamami” di Valeria Marini.

Sì, siediti, sorseggia un drink e lasciati andare.

 

Visionnaire23, dal 3 agosto a Baronissi (Sa) si respira la tenacia

Il piccolo comune del salernitano ospiterà all’interno del Museo-FRaC Baronissi la terza edizione del Visionnaire23 festival: un contenitore culturale che coniugando le energie dell’Associazione Tutti Suonati e la direzione artistica dell’attore e regista Andrea Avagliano, avrà come tema la tenacia. Un topic argomentato attraverso proiezioni e forum, e che si avvilupperà a diverse macroaree: sport, musica, letteratura, spettacolo, teatro.

“Il fine di Visionnaire23  è di stimolare  il dibattito e il pensiero critico,  nonché di fornire
riflessioni sugli strumenti del cinema documentario in una nuova realtà urbana del
Mezzogiorno d’Italia, qual è Baronissi. Il tema di quest’anno è una dedica a tutti gli
operatori del settore culturale, in un momento storico segnato da una sempre maggiore
incertezza di prospettive per il futuro” – dichiara il direttore artistico della rassegna Andrea
Avagliano.

Il programma

Inizia il 3 agosto con un ciclo di documentari sportivi a cui fa capo “Due con” che vede protagonista la storia dei fratelli Abbagnale. Durante la proiezione saranno ospiti il regista Gianluca De Martino, Carmine Abbagnale e il giornalista Gianfranco Coppola. A seguire è invece previsto il dj set “Febbre a Novanta”: una performance audiovisiva imperdibile che
vedrà la fusione di elementi di repertorio tratti da trasmissioni sportive e spezzoni di film cult sull’universo calcistico, indimenticabili momenti di televisione e chicche riguardanti il costume e la società sportiva degli anni ‘70 e ‘80.

L’8 agosto Gnut delizierà tutti con i suoi successi nonché alcune delle sue canzoni tratte dall’ultimo album “Nun te ne fa”, finalista al Premio Tenco 2023.  A fine esibizione si tratterrà per un dialogo con Gino Aveta, storico autore televisivo.

Il 25 agosto Marco Falagiani, autore con Giancarlo Bigazzi di tanti successi intramontabili della musica italiana e della colonna sonora del film “Mediterraneo” (regia di Gabriele Salvatores) terrà una lezione – concerto moderata dal critico musicale Dario Salvatori.

L’1 settembre, la rassegna presenta un evento in esclusiva in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino: la presentazione del volume “Calvino fa la conchiglia. La costruzione di uno scrittore”, di Domenico Scarpa (Hoepli editore). L’attore Renato Carpentieri, inoltre, offrirà al pubblico una lettura scenica tratta da “Le interviste impossibili”.

L’8 settembre si celebra un altro genetliaco: ricorrono infatti 100 anni dalla nascita di Lelio Luttazzi, figura storica della tv e lo spettacolo italiano. Verrà proiettato il documentario “Souvenir d’Italie” a cui seguirà un dibattito con il regista Giorgio Verdelli. Al termine della serata il pianista Lorenzo Hengeller terrà un mini-live dal titolo “Il giovanotto matto”.

Si prosegue il 14 settembre con un doppio appuntamento: nel pomeriggio, alle 18.30, ci sarà una masterclass con Rino Sciarretta sulla produzione del documentario in Italia. In serata il regista Fabrizio Corallo e il critico Valerio Caprara presenteranno il documentario vincitore del Premio Nastro d’Argento 2023: “Ennio Flaiano. Straniero in patria”.

Il 22 settembre il regista romano Alex Infascelli presenterà il suo ultimo documentario: “Kill
me if you can”.

il 24 settembre, eccezionalmente dal porto turistico di Marina D’Arechi di Salerno, chiude la rassegna un incontro con Angela Ciaburri e Arturo Muselli, attori reduci dal successo della serie Rai “Resta con me”.

Save the dates!

Giffoni Food Show, l’angolo dove il cibo diventa cultura e spettacolo

Il percorso di Giffoni Food Show, l’angolo dove il cibo diventa cultura e spettacolo

Show cooking, spettacoli, contest e tanti ospiti sulla terrazza della Cittadella del cinema

20-29 luglio 2023

GIFFONI FILM FESTIVAL | Via Aldo Moro 4 – Giffoni Valle Piana (Sa)

Cibo, sapori, storia e cultura. Tutto questo è Giffoni Food Show dove educazione alimentare e cucina spettacolare sono di casa. Un’esplosione di gioiosa sperimentazione e cura della tradizione culinaria trova la location perfetta sulla terrazza della Cittadella. Inoltre, dopo il successo dello scorso anno, Giffoni Food Show si rafforza e si arricchisce di nuove idee, talent e contenuti, grazie alla collaborazione con Giallozafferano. Obiettivo: spiegare ai ragazzi la cucina sana e sostenibile. L’angolo del gusto del Giffoni volge alla sua ultima performance per questo Giffoni53.

Il 28 luglio si chiude con il pizzamaker Angioletto Tramontano, il food creator Manuel Saraceno e il pizzamaker Valentino Tafuri. Un’esperienza gustosa che farà avvicinare il pubblico al mondo dei lievitati. Gli ospiti delizieranno la platea del Giffoni con una degustazione imperdibile di lievitati, come pizza e focaccia

Giffoni è il trionfo dei sensi. Non solo gli occhi per il cinema, ma anche il cibo che manda in estasi le papille gustative. Giffoni Food è una delle iniziative più belle e trasversali che si tengono nel tardo pomeriggio. Uno spazio in cui transitano chef, food blogger, maestri del cibo e della pasticceria. Tanti i nomi di grido del panorama nazionale, cambiano gli interpreti ma il risultato è sempre lo stesso: sedie esaurite e un profumino che inonda le strade popolate dai giffoner. Le prime giornate sono state un trionfo, un ombelico del mondo food capace di accendere la fantasia e la curiosità dei tanti appassionati del genere in perfetto stile Giffoni.

Tra gli ospiti saliti sul palco del Giffoni Food Show il pizzamaker Maurizio Stanco, il talentuoso chef CastalFood e gli eccezionali chef Bianca Cova e Daniele Rossi, Saverio Miranda e Vincenzo Abbate, insieme a Giusi Battaglia e gli chef Bianca Cova e Daniele Rossi. E poi il “Premio Wincibum”, l’emozionante competizione che ha riunito otto aspiranti pastry chef, pronti a mettere alla prova le proprie abilità per vincere una borsa di studio presso la rinomata scuola culinaria. E ancora i Fornelli di Max, Giovanni Castaldi e Aurora Cortopassi si uniscono per creare una degustazione di cibi creativi. Tanti gli eventi nei giorni scorsi. Il 24 luglio l’emozionante performance culinaria dei talentuosi Food Creator Jovaebbasta, Raffaele di Stasio e Diletta Secco. Il 25 luglio, due abili Food Creator, Diletta Secco ed Eva Andrini e il “Mozzarella Show”. Il 26 luglio la partecipazione di Cristian Santomauro, Aurora Cortopassi, Eliseo Marciello e Rossella Maraio. Inoltre, il talentuoso chef Eliseo Marciello fa parte di un’iniziativa entusiasmante, il “GnamFest Fish”, che mira a promuovere la corretta alimentazione e valorizzare i prodotti ittici. Il palcoscenico si è arricchito della presenza dell’affascinante attrice e ballerina Imma Pirone. Il 27 luglio, tre eccellenti Food Creator: Le Ricette di Gessica, Mister Mario e La Cucina di Fabiuccio.

Rugby Sound Festival 2023: Luchè + Geolier un live oltre i dissing

Domenica 9 luglio sul palco del Sound Rugby Festival 2023 di Legnano (MI) la performance di Luchè e Geolier spazza via, con cotanta maestosità, le settimane di polemiche e dissing.

Chi nasce come noi non viene dimenticato mai! 

Alle spalle una settimana di polemiche e schiaffi a suon di dissing tra Luchè e Salmo a cui hanno partecipato anche Inoki e Geolier. Una guerra fiera delle migliori tenzoni di epoca medievale che non risparmia nessuno, coinvolge e travolge tutti con ogni tipo di insulto, da quelli a titolo professionale a quelli di carattere personale e addirittura territoriale.

Sarà finzione, un gioco di rapper nelle vesti di malavitosi o sarà che davvero tra i due non scorre buon sangue?

Al live di Legnano, a cui ero presente, un cartello recita un esplicito e senza veli “Salmo Merda”. La risposta del rapper dell’old school napoletana non lascia spazio ad ulteriori polemiche: “La guerra ce la siamo fatta, ma riguarda noi. Voi siete fan, rimanete tale e rimanete imparziali. Ve ne prego.

Detto questo, aggiungo le mie riflessioni al mio personale tour tra rapper e trapper dopo quelle fatte con Sfera Ebbasta.

In ordine sparso:

  • Luchè ha diversi anni di carriera e di bastonate nei denti. Dalla scissione dai Co’Sang e da ‘Nto la scena napoletana non ha mai avuto grande stima di lui, ma oltre ogni ostacolo ha finalmente raggiunto il traguardo: è una star, una rock star. Oltre i riconoscimenti, dischi venduti, live sold out, Luca Imprudente pare non voglia tramontare mai e l’altra sera è stato veramente chiaro a tutti come abbia voglia ancora di mettersi in discussione. “O’ SAJE COM O FACIMM A NAPL?”
  • Accanto a lui l’enfant prodige di Secondigliano-Napoli. Geolier è un fenomeno di emozioni, il rapper da cui tutti vogliono un feat, fa diventare heat qualsiasi cosa e prossimamente lo vedremo su Netflix con Fabri Fibra, Geolier e Rose Villain. Dai quartieri di faida fino al successo, con la piccola differenza che Emanuele Palumbo quella maledetta area nord di Napoli l’ha vissuta e la vive sul serio.
  • Ottimo il loro live (quasi 3 ore), reso ancora più eccezionale dagli ingressi a sorpresa di Ernia prima, e Paky poi.
  • Un solo riferimento alle polemiche con Salmo, ma piuttosto perchè invocato dalla folla, a cui Luchè ha saputo rispondere con enorme diplomazia: “Siate imparziali, restatene fuori”.
  • La base su cui si appoggia Over il pezzo con il quale i due aprono il concerto ha un chiaro richiamo allo storica hit dei Co’Sang “Ind’ O Rione“: e lì ho rivisto me stesso almeno 20 anni fa, la Hyunday bianca dei miei amici, un giubbetto della Carhartt e quei meandri urbani così tristi e così privi di futuro. Mi commuovo!
  • Ci riuscirò davvero e Yacht sono due inni contro la miseria, due inviti sacrificali a fare meglio e fare sempre di più. Ho 18 anni in quel momento e invoco questi due brani come il peggiore degli adolescenti
  • Luca ha 30 anni di storia e Geolier è il presente e probabilmente il futuro della scena rap napoletana ed italiana. – Non stiamo messi così male, credetemi!
  • Chiudo: essere MAINSTREAM è una figata! Disdegnate da chi dice che non sia vero.

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Giovedì 3 agosto i Flaminio Maphia raggiungeranno il "Cinquanta - Spirito Italiano", bar pluripremiato di Pagani, per partecipare al suo format estivo: il “Cinquanta...